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Assemblea

COMITATO GIURIDICO NORMATIVO

06-06-2014

Stefano Robba


Le nostre imprese stanno affrontando in questo periodo un impegno straordinario e particolarmente intenso: la completa revisione delle etichette, della pubblicità e di ogni altro tipo di comunicazione commerciale per adattarla alle nuove prescrizioni del Regolamento Europeo n. 1169/2011.
Il lavoro è enorme, si differenzia a seconda del soggetto destinatario dell’informazione – consumatore singolo, collettività, distributore, altro operatore industriale o artigianale – e deve essere terminato entro i prossimi sei mesi: il 13 dicembre infatti dovrà essere tutto pronto.
Buona parte dei dubbi interpretativi sono stati risolti dalle Linee Guida FoodDrinkEurope-EuroCommerce e dalle cosiddette “Q&A” divulgate dalla Commissione europea. Altre risposte arriveranno nelle Linee Guida nazionali alle quali Assolatte ha contribuito fattivamente e che saranno a breve inviate alle Aziende associate.

Tre settimane fa si è tenuto il secondo seminario dell’associazione, che questa volta Assolatte ha voluto organizzare a Vicenza e che è servito ad affrontare altri aspetti, di specifico interesse per il nostro settore.
Eppure, non tutto è stato ancora chiarito sul come le nuove norme europee dovranno applicarsi e sul cosa resterà in vigore della vecchia normativa.
Il Regolamento 1169, del resto, è un atto complesso, che spazia dalle informazioni di natura più strettamente commerciale, come quelle riguardanti la denominazione di vendita o l’indicazione della quantità, a  quelle a valenza nutrizionale e sanitaria, come gli allergeni e l’indicazione dei nutrienti, fino a toccare aspetti inerenti alla competitività e alla concorrenza, quali, in modo particolare, l’indicazione di origine dei prodotti e delle materie prime impiegate e la questione della differenziazione delle responsabilità tra i diversi attori della filiera.
Nella prima fase di applicazione, sarà importante che tutti ci facciamo guidare dalla prudenza, date le comprensibili difficoltà che ogni novità determina. Speriamo anche che  le autorità di controllo ci aiutino in questa difficile fase di transizione.

Assolatte con le proprie aziende associate è molto sensibile ai temi della tutela e della corretta informazione del consumatore. Lo testimoniano le tante attività di comunicazione svolte dall’Associazione, l’intensa cooperazione con gli uffici del Ministero della Sanità e con quello dello Sviluppo economico.
Il primo periodo di applicazione del Regolamento 1169 presupporrà un dialogo costante tra il mondo delle imprese e le Autorità.
In tal senso, dichiariamo fin d’ora la nostra più totale disponibilità ad affrontare e a risolvere congiuntamente ogni criticità.

Per operare al meglio nei rispettivi ambiti e, soprattutto, per assicurare al consumatore un sistema informativo non solo adeguato ma anche uniforme, è necessario giungere insieme ad affinare un contesto interpretativo fatto di certezze.
Certezze che riteniamo debbano essere raggiunte attenendosi strettamente ad un criterio guida pragmatico e basilare: l’effettiva utilità per il consumatore.
Mi riferisco in particolar modo al tema dell’indicazione di origine. Nel 2013 si è fatta molta confusione tra origine delle materie prime e italian sounding e tra la prima e la sicurezza alimentare.

L’applicazione della cosiddetta indicazione di origine volontaria prevista dal Regolamento 1169 è subordinata all’emanazione di atti di esecuzione da parte della Commissione europea. È possibile che tali atti non vengano adottati prima del prossimo 13 dicembre. Sarebbe estremamente grave se questa eventualità venisse strumentalmente interpretata come un via libera all’applicazione di norme nazionali al di fuori del Regolamento 1169, che – invece – è chiarissimo nell’escludere tale possibilità. Auspichiamo perciò un intervento ufficiale preventivo, che stoppi sul nascere simili velleità.