Assemblea
GRUPPO STARTER E FERMENTI LATTICI
06-06-2014
Martino Verga
Purtroppo, il 2013 non ha portato le novità che speravamo.
Sul fronte del riconoscimento degli effetti salutistici dei probiotici, ad esempio, non si è mossa foglia. L’EFSA ha continuato a lavorare sul mandato originario ricevuto dalla Commissione europea senza novità.
Il nuovo incontro organizzato dall’Autorità europea con gli stakeholder, si è limitato ad affrontare aspetti formali su come compilare i report degli studi clinici per l’invio agli esperti EFSA. Nulla, quindi, che abbia dato input aggiuntivi e di valore agli operatori interessati.
Commissione europea ed EFSA continuano a dichiararsi totalmente disponibili a valutare nuove evidenze scientifiche. Ma ciò non basta. Serve una presa di posizione politica che riconosca ai probiotici le peculiarità che li distinguono dal resto delle sostanze coinvolte nel riconoscimento di effetti salutistici. Parliamo di batteri, esseri viventi, il cui ruolo ed effetto spesso sono il risultato di una serie complessa di interazioni con l’organismo umano. Dopo tutto per i botanical una presa di coscienza del fatto che essi costituiscono una categoria a sé, con peculiarità proprie e distintive c’è stata; tanto è vero che ne hanno bloccato l’iter di approvazione in attesa di individuare le più appropriate modalità di valutazione.
Per questo, il dossier predisposto per il riconoscimento del termine probiotico come descrittore generico è tanto importante. Le Aziende del Gruppo hanno contribuito alla raccolta dei materiali utili a testimoniare l’impiego del termine negli ultimi vent’anni. Un uso storico dimostrato anche dall’ultimo aggiornamento delle Linee Guida su probiotici fatto dal Ministero della Salute, con il quale il Dicastero ha ripercorso la lunga tradizione d’impiego di questi microrganismi nei prodotti alimentari.
Poter evidenziare la natura probiotica dei microrganismi ha grande rilevanza, tanto per voi che li utilizzate nei vostri prodotti, che per noi che investiamo risorse in ricerca e sviluppo e li proponiamo alle vostre aziende.
In tema di enzimi, le Aziende proseguono il loro lavoro per la compilazione dei dossier da sottoporre ad autorizzazione. Qualche prima valutazione da parte dell’EFSA è attesa già in queste settimane. La Commissione europea si attende di ricevere circa 300 dossier, molti dei quali proprio quest’anno. Al pari del lavoro fatto per i probiotici, anche questo sugli enzimi tocca tutti noi molto da vicino.