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Assemblea

COMITATO EXPO2015

06-06-2014

Paolo Zanetti


Manca poco meno di un anno all’avventura di EXPO 2015 e la macchina dei preparativi sta viaggiando a pieno ritmo, con la speranza che gli scandali delle ultime settimane non arrechino danni. Grazie all’incarico che mi è stato conferito lo scorso giugno da Federalimentare stiamo vivendo in prima persona lo sviluppo di questa grande iniziativa per la quale nutriamo forti aspettative.

La nostra associazione e le nostre imprese prenderanno parte a due importanti progetti: uno di tipo istituzionale volto a valorizzare il modello industriale dell’ agroalimentare, e l’ altro corporate, che permetterà a tutte le aziende associate di entrare nel vivo della manifestazione.

Il progetto istituzionale, organizzato da Confindustria e dal Museo della scienza e della tecnologia, è intitolato “Il cibo dei desideri” e sarà una Mostra sull’alimentazione industriale sostenibile, un progetto di Intrattenimento educativo che porterà i visitatori a scoprire i settori chiave dell’agroalimentare italiano. La Mostra sarà la prima delle 4 tappe di uno dei percorsi di visita guidati che costituiranno  il “Grand Tour Italiano” e sarà ospitata in un edificio nell’area del Sud est, di fronte all’ingresso Sud del sito espositivo.

Il progetto corporate invece è stato concepito e sviluppato assieme a Fiere di Parma, con l’intento di valorizzare la storia, la cultura e la filiera dell’agroindustria italiana, secondo settore del manifatturiero italiano e ambasciatore del made in Italy nel mondo. Si svilupperà in due padiglioni adiacenti al Padiglione Italia e al loro interno verrà dato spazio e visibilità alle imprese, quelle grazie alle quali ogni giorno si trova cibo sicuro e di qualità sulle nostre tavole e su quelle di tutto il mondo.

Il progetto è un’occasione unica per trasferire ai visitatori i valori aziendali sui quali le nostre aziende sono radicate, offrendo un punto di vista che va oltre gli aspetti commerciali e che caratterizza ogni azienda.
L’agroindustria italiana ha portato ricchezza ai territori, ha migliorato i prodotti e creato migliaia di posti di lavoro. Processi e prodotti artigiani sono diventati industriali e hanno guidato lo sviluppo di un importante settore leader nel mondo. Una ricchezza creativa e relazionale, che nasce da fenomeni industriali centenari e vive nelle nuove generazioni di imprenditori e manager, che alimentano lo sviluppo dell’Italian food nel mondo. Non esisterebbe made in Italy se alle spalle dei prodotti non vi fossero le nostre imprese che, con i loro valori, fanno della qualità una vera e propria ‘ossessione’: delle materie prime, dei processi, del confezionamento, dei prodotti.

Expo2015 deve essere l’occasione per ripeterlo e farlo capire a tutti: non possiamo farcela scappare!