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Assemblea

GRUPPO BURRO

20-06-2016

Giuseppe De Paoli - Assemblea 2016


Signor Presidente, Signori Soci,

apro il mio intervento con una breve analisi dell’andamento di mercato di tre prodotti quotati dalla Camera di Commercio di Milano: burro di centrifuga, burro pastorizzato e crema di latte.

Per il burro di centrifuga e quello pastorizzato, le quotazioni medie dello scorso anno sono risultate inferiori di circa il 20% rispetto al 2014 e il trend ribassista ha accelerato nei primi mesi del 2016: tra aprile 2015 e aprile 2016, il prezzo del burro pastorizzato è diminuito del 33%. Ha avuto andamento analogo, anche se meno marcato, la panna: nel 2015 abbiamo infatti registrato un prezzo in calo del 12% e la differenza tra aprile 2015 e aprile 2016 è stata del 24%.

Un contesto pesante, quindi, le cui ragioni sono da ricercare nell’eccessiva disponibilità, causata dall’aumento della produzione europea (+7,3% nel 2015 e addirittura +12,3% nel primo trimestre 2016) conseguente alla fine del regime delle quote e all’embargo russo, misura che speriamo possa essere presto superata. La riapertura di questo grande mercato potrebbe portare un alleggerimento della pressione sull’intero sistema lattiero-caseario europeo.

Emergono quindi segnali preoccupanti ma siamo imprenditori e dobbiamo essere ottimisti; quindi evidenziamo anche alcuni indicatori che ci sembrano incoraggianti.

Durante il 2015 abbiamo riscontrato un maggior impiego di burro ad uso industriale ed un incremento dei consumi individuali, probabilmente come conseguenza del riaccreditamento scientifico del nostro magnifico prodotto. Già lo scorso anno vi avevo parlato degli studi inglesi ed americani che hanno riaffermato l’importanza di consumare burro, messaggi che sono stati recepiti e veicolati in Italia da Assolatte.

Nonostante decenni di campagne “contro”, secondo un'indagine condotta da AstraRicerche per  Assolatte, l’immagine del burro è positiva. Gli intervistati dichiarano di amarlo, di acquistarlo e di consumarlo: 18 milioni di nostri connazionali lo usano una o più volte a settimana e lo apprezzano per sapore, profumo, e per i ricordi associati al suo consumo.

Forse anche per questo, il burro ha retto la crisi dei consumi, come sembrano confermare i dati relativi alle vendite nella Grande Distribuzione: gli acquisti domestici sono infatti cresciuti in tutte le aree del Paese ed hanno superato i 371 milioni di euro. Sul fronte delle attività del gruppo credo opportuno aggiornarvi su due argomenti: il registro di carico e scarico e le iniziative a tutela del prodotto.

Per quanto riguarda il primo, il Gruppo ritiene che il registro dematerializzato, voluto dal Governo nella logica della semplificazione, abbia paradossalmente complicato il lavoro. Tra l’altro la tenuta del registro è sostanzialmente inutile, costa tempo e denaro alle nostre aziende. Per questo, Assolatte sta cercando di giungere - non senza difficoltà - alla sua eliminazione. Per il momento non è stato possibile, ma abbiamo avuto alcune rassicurazioni dal Ministero che ci inducono ad essere ottimisti.

Per dare maggiore visibilità al nostro prodotto, il Gruppo ha messo in cantiere iniziative per fornire un’informazione accurata sulle caratteristiche nutrizionali del burro.