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Assemblea

GRUPPO YOGURT, LATTI FERMENTATI E DESSERT

06-06-2014

Salvatore Castiglione


Il 2013 è stato un anno pesante per il comparto, caratterizzato da una contrazione dei consumi con volumi scesi a quota 374.500 tonnellate. Abbiamo registrato una riduzione anche del valore, calato del 5%.
Hanno inciso su questo andamento, in particolare, le vendite presso la distribuzione moderna che – per il secondo anno consecutivo – hanno mostrato una flessione. Di contro, sono cresciute le vendite presso i discount.

I cali hanno riguardato in maniera orizzontale quasi tutte le principali categorie di prodotto: lo yogurt intero, che resta comunque in cima alle preferenze dei nostri connazionali, i prodotti santè, che confermano un andamento particolarmente negativo e lo yogurt magro.
Va in controtendenza, guadagnando sempre più favore tra i consumatori, lo yogurt colato, i cui consumi sono arrivati a quasi 7.000 tonnellate.

Sono calati i consumi, ma sono aumentate le importazioni di yogurt, che si sono attestate a 143.000 tonnellate, per un valore di 177 milioni di euro. In aumento, dopo due anni di forti cali, anche i latti fermentati che arrivano così a quasi 22.000 tonnellate, per un valore di 25 milioni di euro.
Dati che confermano che i consumatori italiani continuano ad essere dei basso-consumatori dei nostri prodotti. Nonostante l’elevata penetrazione che yogurt e latti fermentati hanno nelle famiglie italiane, i consumi continuano ad essere stagnanti e lontanissimi da quelli di altri Paesi a noi vicini: 7 kg all’anno, contro i 35 kg della Francia, i 32 kg della Germania o i 26 kg della Spagna, solo per fare qualche esempio.

Quello nazionale è un mercato in difficoltà che risente della crisi, ma anche di una scarsa possibilità di valorizzare la ricerca e l’innovazione. Lo dimostrano, da un lato, la crescita delle vendite presso i discount e delle private label, ormai secondo player in termini di volumi, dall’altro la scarsa accessibilità all’utilizzo di claim

Le Aziende del settore non si danno però per vinte e lavorano costantemente per migliorare questa situazione. L’attività portata avanti dal Gruppo durante l’anno ne è una testimonianza tangibile.
Visto il crescente apprezzamento dei consumatori per lo yogurt Greco, per esempio, il Gruppo ha approfondito il tema chiedendo conferma della correttezza dell’uso della denominazione “yogurt colato”.
Per risolvere i problemi derivanti dall’applicazione del Regolamento claim sui probiotici, il Gruppo ha contribuito alla definizione delle regole comunitarie per la presentazione dei dossier validi per il riconoscimento dei descrittori generici. Un lavoro molto impegnativo che ha potuto contare sull’appoggio del Ministero della Salute. Assolatte è stata in primissima linee sul tema, ottenendo anche risultati evidenti che ci hanno permesso di proseguire nella realizzazione del dossier per il riconoscimento del termine probiotico quale descrittore generico utilizzato tradizionalmente in Italia. Si tratta di una sfida impegnativa e, se come auspichiamo, porteremo a casa il risultato, sarà una grande vittoria per il comparto.

Per l’anno a venire, il Gruppo ha individuato tematiche da approfondire. In particolare si è deciso di lavorare alle normative vigenti su yogurt e latti fermentati per fare il punto sulla realtà nazionale e quelle europee. Come sapete, infatti, il comparto in Italia è disciplinato esclusivamente da alcune vecchie Circolari ministeriali, che non tengono conto delle innovazioni tecnologiche degli ultimi trent’anni.
Accanto a questo importante argomento il Gruppo intende lavorare anche sulla sostenibilità, per aiutare il comparto sul tema.

Approfondiremo, infine, i temi dell’educazione alimentare dei giovani e l’eventuale riduzione di zuccheri nei nostri prodotti, argomento ormai immancabile nelle politiche nutrizionali nazionali, europee ed internazionali.

Insomma, gli impegni e i temi che il Gruppo vorrebbe trattare sono molti. Sarà quindi un anno molto impegnativo e spero di potervi relazionare l’anno prossimo su risultati concreti.