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I Mercati

EXPORT FORMAGGI I BIMESTRE 2013

16-05-2013

Ancora positivo il trend quantitativo delle vendite all'estero dei nostri formaggi che crescono del 7% sullo scorso anno ma perdono, dopo molti mesi, nel controvalore in euro lo 0,4%


I dati elaborati dall'Istat relativi al I bimestre del corrente anno e diffusi oggi confermano il buon andamento complessivo per le vendite all'estero dei nostri formaggi anche se dopo molti mesi i numeri ci rivelano una perdita nel controvalore dello 0,4%.

Il dato complessivo ci dice che nei primi due mesi dell'anno le imprese italiane hanno esportato oltre 44.000 tonnellate di formaggi, per un valore che ha sfiorato i 290 milioni di euro e con un incremento in volume del +7% che però nel dato in valore non si riconferma andando a perdere lo 0,4%.

Analizzando nel dettaglio le dinamiche dei singoli formaggi si confermano i dati negativi di gennaio per il Fiore Sardo e Pecorino che perdono oltre il 14% delle quantità vendute e per Asiago, Caciocavallo, Montasio e Ragusano che calano del 24% rispetto allo scorso anno. Il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano segnano un +2% delle quantità esportate pur perdendo il 7% nel controvalore in euro, la Mozzarella e gli altri formaggi freschi mettono a segno un +13% in quantità ed ottengono buoni risultati anche nel controvalore in euro (+11%), il Gorgonzola incrementa le quantità esportate dell'8% superando le 2.500 tons, l'Italico e il Taleggio registrano un +5%. La crescenza e la Robiola con gli altri formaggi molli ottengono un ottimo risultato incrementano le quantità esportate del 28% e il valore in euro del 32%.

Il saldo import/export si conferma ancora una volta con il segno più, in quanto il valore delle nostre esportazioni (oltre 289 milioni di euro) supera di 23 milioni di euro quello delle importazioni (266 milioni di euro).