Il Mondo del Latte
IL MONDO DEL LATTE DI APRILE 2022
04-04-2022
Gli effetti della crisi ucraina e le misure della Commissione Europea, i vent'anni de Lattendibile, l'attesa per Cibus 2022, i trend di mercato nel secondo anno di pandemia e un nuovo approccio alle diete sostenibili
È uscito il numero di aprile della rivista Il Mondo del Latte, con nuovi articoli, interviste e approfondimenti.
Diffusa attenzione è dedicata, naturalmente, agli effetti della crisi ucraina. L’Onorevole Paolo De Castro ripercorre lo scenario attuale, caratterizzato da grandi incertezze e dal lievitare dei principali costi di produzione agricoli e industriali. Per farvi fronte, ora più che mai, in tutta l’UE, le filiere di settore devono compattarsi, attenuando le conflittualità per rafforzare la loro capacità competitiva. Questo vuol dire anche valorizzare il mercato interno, rinunciando a qualsiasi tentazione di porre divieti o restrizioni all’export.
Lattendibile compie vent’anni. Un traguardo importante, che conferma una volta di più il suo prestigio e autorevolezza. Fonte preziosa di aggiornamento e informazione per medici e non solo, in tutti questi anni la pubblicazione ha saputo comunicare in modo chiaro, veritiero e verificabile, i benefici che i prodotti lattiero-caseari apportano alla salute.
La drammatica situazione geopolitica non deve essere una scusa per bloccare o rallentare gli sforzi di sostenibilità. Il settore lattiero-caseario deve contribuire alla sicurezza alimentare dell’Europa senza venir meno agli obiettivi previsti da nuova PAC, Farm to Fork e Green Deal. Tutto questo è stato ribadito durante la EDA Dairy Policy Conference del 15 marzo.
I rincari e soprattutto le carenze di materie prime, energia, fertilizzanti impongono misure immediate. La Commissione sta ipotizzando ad esempio di mettere a coltura una parte dei terreni incolti e di sospendere i vincoli del set-aside. Un rafforzamento della sovranità alimentare europea, in altre parole, in cui Green Deal e Farm to Fork saranno “parte della risposta, non parte del problema”, come affermato dal Commissario e Vicepresidente della Commissione Europea Timmermans.
Con la guerra rischia di uscire di scena un mercato, come quello ucraino, molto promettente per i nostri formaggi, il cui export negli ultimi due anni era più che triplicato in valore. Occorrerà molta attenzione nei prossimi mesi, anche per scongiurare che la materia prima e i prodotti prima destinati all’Ucraina si riversino sul mercato UE aggravando ancor di più le tensioni sui prezzi.
Il prossimo mese si apre la 21°esima rassegna di Cibus. A detta di alcuni, sarà la più importante di tutte. I flussi di partecipazione si avvicinano ormai ai livelli pre-Covid. Le nuove sfide si giocano altrove, sullo scenario dei rincari nei costi di produzione e delle ripercussioni della crisi ucraina. Qui Cibus scommette sulla storica resilienza del Made in Italy e delle nostre imprese.
Archiviato il 2021, è ormai possibile per il commercio estero delineare le dinamiche complessive del secondo anno di pandemia. Si propone dunque un confronto 2020-2021 nell’import caseario di 10 Paesi, tra UE ed extra-UE, tutti mercati fondamentali per il Made in Italy.
Sentiamo parlare di sostenibilità ogni giorno e in ogni contesto. Per raggiungerla si auspicano spesso diete plant-based e la riduzione delle produzioni zootecniche. Ma siamo sicuri che questi orientamenti siano sempre corretti? Un progetto avviato dalla FAO apre ad una maggiore flessibilità nella valutazione dell’impatto di sistemi e pratiche alimentari.
Le risposte dell’esperto e molti altri articoli interessanti completano la rivista.
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