Il Mondo del Latte
4 DOMANDE A: RENATO INVERNIZZI
22-05-2014
Presidente del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola,terza associazione italiana nel mondo caseario per volumi di produzione
Novarese, 55 anni, Renato Invernizzi è stato appena rieletto alla presidenza del Consorzio Gorgonzola, terza associazione in Italia per volumi rappresentati. Dopo gli studi superiori – Invernizzi ha un doppio diploma di perito industriale e di perito caseario, un curriculum perfetto per chi fa l’industriale nel caseario! - si è dedicato all’azienda paterna, facendola crescere in un mercato non sempre facile. Dopo aver ricoperto la carica di vicepresidente per alcuni anni, nel 2008 è arrivato alla presidenza dello storico Consorzio, dove ha portato il proprio entusiasmo e una grande passione per il lavoro.
Il periodo più brutto della lunga crisi economica che ha colpito l’Italia sembra essere alle spalle e in fondo al tunnel comincia a intravedersi la luce. Il mercato interno esce abbastanza provato dal calo degli acquisti, che ha interessato anche i prodotti di largo e larghissimo consumo.
Com’è andata per il gorgonzola nel 2013 e quali sono le aspettative per i prossimi mesi?
Sicuramente il Gorgonzola è stato il formaggio che meno ha risentito dei cali sui consumi del 2013. Infatti tra tutti i formaggi Dop nazionali, è uno tra i pochi che ha registrato un leggero aumento della produzione, quindi dei consumi (+0,45%). Anche nei primi mesi di quest’anno abbiamo rilevato un aumento della produzione, pari a circa il 7%, il che ci fa ben sperare.
Se il mercato nazionale segna il passo, le esportazioni di formaggi italiani sono in aumento. Il made in italy caseario cresce di anno in anno e la domanda internazionale favorisce i prodotti di qualità. Quali sono i mercati più promettenti per il gorgonzola e quali quelli dove il Consorzio sta investendo più risorse?
In campo internazionale il Gorgonzola Dop fa registrare un apprezzamento sempre maggiore da parte dei consumatori, infatti la domanda è cresciuta del 5% e l’export ha raggiunto le 16mila tonnellate. L’80% delle forme che varcano i confini nazionali sono destinate ai Paesi dell’Ue. Tra questi i maggiori importatori sono Germania e Francia, che da soli assorbono il 50% delle esportazioni, poi la Spagna. Negli ultimi tempi stanno crescendo le richieste dagli Stati dell’Est.
Più che positive anche le spedizioni verso gli Stati Uniti e l’Asia in generale, con incrementi rispettivamente del 15,6% e del 29%. In quest’ultimo continente, Giappone e Corea del Sud importano 576 tonnellate, mentre gli Stati Uniti nel 2013 hanno consumato 462 tonnellate di Gorgonzola.
I maggiori investimenti dello scorso anno sono stati in Francia e Gran Bretagna per la promozione, mentre quest’anno,oltre alla Francia stiamo valutando su quale Paese concentrare le nostre risorse.
L’imitazione dei nomi più famosi della nostra tradizione casearia è un male molto diffuso che toglie spazio e mercato ai grandi formaggi italiani, danneggiando le imprese, prima ancora che i consumatori. se a livello europeo abbiamo ottenuto regole chiare e un impegno dei governi, c’è ancora molto da fare sui mercati più lontani. Cosa ne pensa degli ultimi accordi siglati dall’Unione europea e cosa si dovrebbe fare per salvaguardare meglio le nostre specialità?
Il recente accordo tra Unione Europea e Canada ha certamente aperto una via che, pur con qualche compromesso, avrà ripercussioni favorevoli per lo sviluppo delle Dop e delle Igp nel Paese anglosassone. Ben 39 saranno le indicazioni italiane riconosciute. Auspichiamo che anche gli accordi con gli Stati Uniti, per cui sono da poco iniziate le trattative, portino a intese commerciali sulla stessa linea.
il Consorzio è molto attivo sia in italia che all’estero per promuovere e tutelare questo grande formaggio italiano. spesso avete scelto campagne di comunicazione innovative e spiritose: dai grandi personaggi sorpresi con le dita nel gorgonzola a doppi sensi che strizzavano l’occhio ai consumatori. Un’anteprima delle prossime iniziative?
Non posso: sono top secret. Posso dire che assieme all’agenzia di comunicazione che da diversi anni ci sostiene nelle scelte delle campagne mediatiche, stiamo preparando un piano promozionale molto interessante che sarà pronto per l’autunno. E poi il nuovo Consiglio d’amministrazione del Consorzio, potrà mettere a frutto le proprie idee e il proprio entusiasmo nella determinazione di un’efficace campagna pubblicitaria.
L'intervista completa è leggibile nel Numero di Maggio de "Il Mondo del Latte".