Yogurt e Colesterolo
Qual'è il rapporto tra yogurt e colesterolo?
Spesso quando si sente parlare di ipercolesterolemia, si pensa subito a ridurre o ad eliminare alimenti dalla dieta, senza il supporto di un esperto che sappia valutare attentamente i pro e i contro. A causa di false credenze e e cattiva informazione uno di questi alimenti che più spesso viene rimosso è il latte ed i suoi derivati.
Il latte i suoi derivati, tra cui anche lo yogurt, sono alimenti funzionali con una bassa percentuale di colesterolo. Lo yogurt ad esempio, nella quantità di un vasetto da 100 ml, ne ha circa 5 mg, un quantità irrisoria rispetto alla soglia massima consigliata di colesterolo nella dieta giornaliera di un adulto, ossia 300 mg. Grazie al suo basso livello di colesterolo, lo yogurt è un alimento che può essere consumato con leggerezza durante tutto il corso della giornata, anche grazie alla sua elevata digeribilità dovuta alla fermentazione al suo interno, e che andrebbe integrato in una dieta varia ed equilibrata come una delle 3 porzioni di latte e latticini da consumare durante la giornata.
Lo yogurt, oltre a contenere una quantità molto bassa di colesterolo, è stato dimostrato già in una ricerca nel lontano 1979, essere un alimento ottimo per abbassare il livello di colesterolo nel sangue, come pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition[1] da Hepner e colleghi. In questo studio, è stato chiesto a 54 persone di consumare durante la giornata vari tipi di yogurt, del tipo pastorizzato e non pastorizzato, per differenti periodi di tempo, per valutarne gli effetti benefici o negativi sulla salute in relazione all’aumento del livello del colesterolo nel sangue. In entrambi i casi, sia che avessero consumato lo yogurt pastorizzato, sia quello non pastorizzato, i livelli di colesterolo nel sangue delle persone testate sono diminuiti dal 5 al 10% dopo solo una settimana di integrazione dello yogurt nella dieta.
Questo studio è uno dei tanti che dà una dimostrazione concreta ed efficace degli effetti benefici che i latticini e in particolare lo yogurt apportano all’organismo, e non è infatti l’unico condotto nel corso della storia che ha portato a risultati simili legati al rapporto tra yogurt e colesterolo.
Recentemente infatti, alcuni ricercatori hanno ribadito in un’altra ricerca che i latticini svolgono un ruolo importante come alimenti ipocolesterolemizzanti nella dieta quotidiana. Lo studio, riportato sull’American Journal of Clinical Nutrition nel 2000[2], dimostra che il latte fermentato produce questo effetto grazie al microbiota intestinale, il quale svolgerebbe una funzione di alterazione della sintesi attraverso la fermentazione dei carboidrati indigeribili, causando una produzione maggiore di acidi grassi a catena corta e interferendo così sul circolo entericoepatico del colesterolo, e riducendone la concentrazione plasmatica.
Lo Yogurt fa parte della categoria del latte fermentato, e sempre più spesso viene commercializzato addizionato da sostanze studiate ad hoc per ridurre e combattere il colesterolo, con un effetto ancora maggiore rispetto a quello svolto dal solo yogurt.
Le sostanze che vengono aggiunte allo yogurt sono i fitosteroli, anche detti steroli vegetali, che hanno una struttura simile al colesterolo, e sono la sua controparte nel regno vegetale, ma al contrario del colesterolo, possiedono proprietà ipocolesterolemizzanti, ossia fanno abbassare il suo livello nel sangue invece di alzarlo.
Questo effetto è dato dalla sostituzione del colesterolo all’interno delle micelle da parte dei fitosteroli, che essendo più facilmente assimilabili, riempiono la micella al posto del colesterolo. Inoltre, i fitosteroli aumentano l’attività delle proteine responsabili dell’escrezione transmembrana del colesterolo e degli steroli vegetali a livello intestinale ed epatico, e portano ad aumentare infine il rilascio di entrambi gli steroli nel lume intestinale da parte degli enterociti e nei dotti biliari da parte del fegato.
Grazie alla sostituzione del colesterolo da parte dei fitosteroli nelle micelle, si ha un aumento della sintesi del colesterolo endogeno, e una stimolazione dell’espressione epatica dei recettori per le LDL che porta a un aumento della captazione delle LDL circolanti da parte del fegato: detto in parole povere, il colesterolo assunto con la dieta diminuisce sia a livello complessivo per quanto riguarda quello circolante, sia nei livelli ematici di colesterolo LDL.
Per poter beneficiare dell’effetto dei fitosteroli, bisogna consumarne ogni giorno una quantità ben definita assieme allo yogurt, ossia 2 g. Sotto questa soglia, gli effetti dei fitosteroli non sono significativi, e non risultano in diminuzioni concrete del livello di colesterolo nel sangue. C’è da dire però che anche un consumo eccessivo di fitosteroli, superiore a 2,5g, non dimostra portare alcun beneficio all’abbassamento del colesterolo.
Riferimenti
- G. Hepner, R. Fried, S. St Jeor, L. Fusetti, and R. Morin, Hypocholesterolemic effect of yogurt and milk
- St-Onge MP, Farnworth ER, Jones PJ. Consumption of fermented and nonfermented dairy products: effects on cholesterol concentrations and metabolism. Am J Clin Nutr. 2000;71:674-681.