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Il Latte ingrassa

Il latte ingrassa


Il latte ingrassa? Questa è una delle domande poste più frequentemente a dietologi e nutrizionisti.

Spesso a causa di passaparola sbagliati, credenze popolari e diete faidate, si è portati a credere che un alimento sano, ricco e completo come il latte possa portare davvero a un aumento sconsiderato del peso, anche consumandone una quantità ridotta. Questi falsi miti portano poi ad eliminare del tutto non solo il latte, ma anche tutti i latticini in generale, in favore magari di alimenti che promuovono le loro proprietà dimagranti, apportando però tante sostanze chimiche e davvero poco naturali.

Probabilmente si è arrivati a credere che il latte sia un alimento grasso e calorico perché è per sua natura un cibo ricco, inteso però come dotato di innumerevoli sostanze nutritive, come le vitamine, i carboidrati, le proteine e perfino i tanto odiati grassi, che invece sono ottimi per l’organismo, perché contribuiscono, assieme ai carboidrati, a fornire l’energia necessaria per intraprendere al meglio la giornata.

Bisogna considerare infatti che i grassi non rappresentano assolutamente la maggior parte del contenuto nutritivo del latte, anzi! Il latte intero contiene solamente il 3,6% di grassi sul suo peso totale, mentre le tipologie di latte parzialmente scremato e scremato ne contengono addirittura la metà e meno di un terzo, ossia rispettivamente 1,5% e 0,2%, una quantità davvero irrisoria nell’aumento di peso.

Per riuscire a ingrassare davvero consumando il latte, bisognerebbe assumerne giornalmente una quantità davvero alta, più di 3 bicchieri al giorno. Considerando che il classico cappuccino italiano contiene circa 100-120 ml di latte, mentre una tazza di latte ne contiene circa 250 ml, consumarne 3 bicchieri significa bere 600 ml di latte al giorno, una quantità davvero elevata specie se rapportata con il consumo medio di latte degli italiani, che si attesta attorno a circa 125 ml al giorno.

Secondo le linee guida stabilite dall’INRAN, bisognerebbe consumare 3 porzioni da 125 ml giornaliere di latte e latticini in generale, per seguire una dieta varia ed equilibrata. Se si decide di consumare queste tre porzioni sotto forma di latte parzialmente scremato, si apporterebbero alla dieta sole 135 kcal, con tante sostanze nutrienti che certamente non si trovano in uno snack che ha le stesse calorie.

Infatti, se si vuole seguire una dieta ipocalorica, si possono sostituire i latticini prodotti con latte intero con quelli a ridotto tenore di grassi, quindi prodotti con il latte parzialmente o totalmente scremato, con yogurt e con i latticini freschi con poche calorie come ad esempio i fiocchi di latte e la ricotta. È importante non eliminare assolutamente i latticini quando si è a dieta, ma sostituire quelli con un contenuto più alto di grassi con i loro corrispettivi magri, in modo da apportare all’organismo le stesse sostanze nutritive, senza però i grassi che li accompagnano.

Una delle sostanze nutritive caratteristiche del latte è il calcio. Questo minerale gioca un ruolo fondamentale nella crescita delle ossa di bambini e adolescenti, e nel mantenimento in salute delle stesse in età adulta, prevenendo l’insorgere di malattie come l’osteoporosi. Oltre a svolgere questo importante compito di prevenzione, il calcio è importante anche per contrastare l’aumento del peso corporeo. Infatti, una dieta ricca di calcio promuove la lipolisi, cioè la degradazione dei grassi, mentre al contrario una dieta povera di calcio stimola la lipogenesi, cioè l’accumulo di questi. Inoltre, assumere molto calcio favorisce l’escrezione per via intestinale dei grassi ingeriti.

Questi fatti sono stati provati da uno studio condotto dall’Università del Tennessee, Knoxville (USA), su 30 adulti obesi che sono stati sottoposti a due regimi differenti: il primo gruppo ha consumato da 0 a 1 porzioni di latticini al giorno, e ha assunto 400-500 mg di calcio al giorno, mentre il secondo ha mangiato 3 yogurt scremati al giorno e ha assunto 1100 mg al giorno di calcio. Lo studio è durato 12 settimane, alla fine delle quali il gruppo che ha consumato lo yogurt ha visto una perdita di peso corporeo più significativa rispetto all’altro gruppo (4,43 kg contro i 2,75 kg), e una riduzione del grasso addominale a livello del tronco.

In uno studio condotto nel nostro paese, e in particolare ad Avellino[2], si è studiata la correlazione inversa tra indice di massa corporea e frequenza nel consumo di latte: i dati forniti hanno dimostrato che un maggior consumo di latte corrispondeva a un minor indice di massa corporea.

Secondo un altro studio, pubblicato dall’American Journal of Clinical Nutrition [3], consumare latte magro a colazione porta a sentirsi più sazi rispetto a quando si consuma una bevanda alla frutta. Questo è possibile perché il latte magro contiene molte sostanze nutrienti, e in particolare molte proteine, che svolgono un effetto saziante anche a distanza di ore.

Riferimenti
 

  1. Zemel MB et al. Dairy augmentation of total and central fat loss in obese subjects. Int J Obes (Lond). 2005 Apr;29(4):391-7.
  2. Barba G, Troiano E, Russo P, Venezia A, Siani A. Inverse association between body mass and frequency of milk consumption in children. Br J Nutr. 2005 Jan;93 (1):15-9.
  3. Dove ER, Hodgson JM, Puddey IB, Beilin LJ, Lee YP, Mori TA.Skim milk compared with a fruit drink acutely reduces appetite and energy intake in overweight men and women. Am J Clin Nutr. 2009 Jul;90(1):70-5.