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che cosa è il kefir

Che cos'è il kefir: i suoi benefici e la sua preparazione

Nonostante il significato della parola "kefir" derivi dal turco keif, che sta per sentirsi bene, la sua origine risiede nel Caucaso, dove è ancora molto popolare in tutto il territorio dell'ex URSS. La sua preparazione tradizionale prevede tra gli ingredienti latte fresco e fermenti o granuli di kefir. Questi ultimi sono formati dal kefiran, che ospita un mix di batteri e lieviti.


Che cos'è il kefir


È un latte fermentato, dalla consistenza simile allo yogurt, con un gusto dolce ma allo stesso tempo acidulo.

I benefici


Il kefir è indubbiamente una bevanda amica dell'organismo:
  • contribuisce al corretto funzionamento dell'intestino;
  • dona equilibrio alla flora batterica;
  • apporta proteine, minerali e vitamine.
In particolar modo, nel kefir sono presenti tutte le sostanze nutritive del latte e può quindi essere consumato in gravidanza, in menopausa, dagli sportivi, dai bambini e dai ragazzi.

Come preparare il kefir di latte


Possiamo distinguere, come già accennato, tra il kefir di latte e il kefir d'acqua.
Nel primo caso parliamo di una bevanda a base di latte, simile allo yogurt nella consistenza, dal gusto dolce e acidulo. Questa contiene probiotici, che contribuiscono a promuovere la formazione di anticorpi e riequilibrare la flora batterica in quanto decompongono il colesterolo e i grassi facendo sì che si assimilino meno a livello intestinale.
La ricetta tradizionale vuole che sia preparato con latte pastorizzato fresco o a temperatura ambiente, mai caldo; anche il gusto e le proprietà dipendono dal latte usato nella preparazione.
Gli ingredienti da utilizzare per ottenerlo sono:
  • 50 g di granuli di kefir di latte (2 cucchiai circa);
  • 500 ml di latte a temperatura ambiente;
  • un contenitore di vetro (pulito e asciugato) per la fermentazione;
  • un barattolo di vetro con coperchio per conservare il kefir;
  • un canovaccio bianco per chiudere il contenitore;
  • un elastico;
  • un colino di plastica;
  • un cucchiaio di plastica o di legno ( è sconsigliato l’utilizzo del metallo).
Come prima cosa, versate in un contenitore pulito il latte che avete scelto e, dopodiché, aggiungete i granuli di kefir e chiudete il recipiente con un canovaccio di cotone bianco, fermato da un elastico. I granuli di kefir (o kefiran) possono essere acquistati nelle farmacie con un angolo dedicato ai probiotici o in negozi specializzati in prodotti naturali.
Lasciate riposare il composto per 24 ore o 48 ore al massimo, mescolando ogni tanto, durante le quali i batteri trasformeranno l'acido lattico per dare il sapore acidulo al prodotto. Il siero rimarrà sul fondo e la temperatura ideale deve rimanere sui 20°. Potrete recuperare i granuli ingrossati e utilizzarli di nuovo filtrando il latte con un colino.
Per ciò che riguarda il kefir già confezionato, in vendita nei negozi, esso presenta il vantaggio di una perfetta formulazione e di un gusto assai gradevole.

Come preparare il kefir a base d'acqua Per realizzare un'ulteriore versione di questa bevanda benefica, il kefir a base d'acqua, avrete bisogno di:


  • 3-4 cucchiai di fermenti di kefir di acqua;
  • 3 cucchiai di zucchero di canna integrale;
  • mezzo limone biologico;
  • 3-4 foglie aromatiche fresche (a piacimento);
  • 1 frutto secco biologico (si consiglia un fico).
Mettete tutti gli ingredienti in un contenitore di vetro con il coperchio di chiusura con guarnizione. Dopo 2 giorni aprite il tappo facendo un po’ in pressione e il kefir sarà leggermente frizzante. Togliete prima il limone dal contenitore e, dopodiché, il fico e le erbe aromatiche. Per imbottigliarlo in una bottiglia di vetro con il tappo, utilizzate un colino appoggiato su un imbuto, per recuperare i granuli. In seguito, chiudete la bottiglia e mettetela in frigorifero. Per ricominciare il procedimento sciacquate i fermenti nel colino e reinseriteli nel contenitore. Non superate mai le 48 ore per la fermentazione.
Un consiglio: oltre a essere ottimo da solo, il kefir d'acqua è un'ottima base per centrifugati e frullati per una pausa o una colazione sana.
 

Fonte: Microbiologia degli alimenti- Springer.